AMICI DEI TESORI DEL MONDO Segreteria Internazionale Via Alvise Cornaro 1/B 35128 Padova - Italia Tel. (3949) 8070465 Fax (3949) 8074204 Il Laboratorio Culturale dell'ex macello di Padova presenta le relazioni inviate alla Regione Veneto ai sensi della L.R. n.51/84 come elemento indicatore del ruolo che attualmente ricopre nella società. Nasce come strumento di recupero culturale di un documento rilevante di archeologia industriale - del cui salvataggio ha il merito - e come struttura che ne permetta una nuova espressione in funzione del più delicato dei problemi: quello del ruolo della cultura nella formazione delle nuove generazioni. Si sviluppa coprendo un'area di interesse, nell'ultimo decennio, che vede una presenza media annuale attorno ai 30.000 giovani; trova un consenso particolarmente forte, sia locale che internazionale, per la coerenza alla propria ragione d'essere di modello a sostegno della libertà della cultura. Attraverso la vita delle associazioni e le iniziative gestite in prima persona, in particolar modo nei settori dei rapporti con la scuola e internazionali, viene riconosciuto dalla propria area di consenso per i seguenti valori: attenzione particolare alla condizione giovanile, uso corretto del denaro pubblico (massima resa rispetto alle disponibilità), conservazione dei beni culturali, sensibilizzazione sui problemi ambientali e culturali, uso pubblico delle associazioni, promozione di spazi per la libertà della cultura. CRONOLOGIA MINIMA
COMUNITA' PER LE LIBERE ATTIVITA' CULTURALI CLUB UNESCO DI PADOVA RELAZIONE ATTIVITA' DEL LABORATORIO CULTURALE DELL'EX MACELLO DI PADOVA RELAZIONE ATTIVITA' 1990 Padova 30/11/1990 Il 1989 e il 1990 sono stati per la CLAC due anni di intensa attività e di espansione sotto tutti gli aspetti, nonostante la perdurante incertezza e le difficoltà di disponibilità finanziaria. Si richiama l'attenzione sul fatto che il promemoria che concludeva la nostra ultima relazione (Nov.88) è valido ancora oggi. Non ultimo problema è stato la recente occupazione degli extracomunitari entro il Parco Didattico e nel Cantiere del Centro Professionale Edile, con conseguente blocco delle attività didattiche ed associative. L'occupazione, avvenuta durante lo scambio con i gruppi sovietici, è stata particolarmente pesante in quanto l'impegno, e per il controllo del Parco Didattico stesso e per la risoluzione ragionevole del problema, è stato sostenuto praticamente dalla sola Clac. Nella presente relazione è necessario distinguere quattro settori di attività: 1) Educazione ambientale 2) Educazione alla conservazione del patrimonio e prosecuzione del restauro del complesso ex-macello 3) Rapporti con l'estero e scambi socio culturali giovanili 4) Vita delle associazioni e formazione di nuovi gruppi EDUCAZIONE AMBIENTALE Il settore ha impegnato molte energie, in relazione alla crescita di richiesta da parte della scuola dell' obbligo, che si è trovata a dover affrontare tutta una serie quanto mai vasta di problematiche senza una adeguata preparazione, la CLAC quindi in questo settore si è trovata ad assumere un ruolo di supporto teorico e pratico per insegnanti ed alunni per le attività cui accenniamo brevemente. Al centro della ricerca sulla didattica ambientale è sempre il Parco Ecologico Didattico che la CLAC ha cominciato a realizzare dal 1980 impiegando un'area verde cittadina a scopo didattico, sull'esempio di esperienze europee. Anche attraverso campi di lavoro internazionali e il contributo di giovani volontari, è stato regolarmente realizzato il lavoro di manutenzione e di controllo degli ambienti ricostruiti, con arricchimento della vegetazione e con nuove strutture didattiche: lombricario, serra solare , pannelli esplicativi e didattici come supporto alle lezioni e alle visite. Si è formato un gruppo di giovani esperti che hanno lavorato sul progetto di educazione ambientale basato sull'osservazione e su esperienze concrete, da svolgere con le classi nel Parco per lo studio degli ecosistemi. L'attività del Parco Didattico negli anni 89 e 90 è stata costante, con una presenza media di visite di 150 classi all'anno, con lezioni sostenute anche da un contributo dell'Amministrazione Provinciale di Padova. L'espansione del settore è relativa alla convinzione maturata in questi anni tra gli operatori della Clac, che per una crescita di consapevolezza sui problemi ambientali sia soprattutto efficace il lento lavoro di educazione fra gli alunni della scuola dell'obbligo privilegiando le esperienze reali. Tale bisogno di coinvolgimento in esperienze concrete ha portato ad estendere il concetto stesso del Parco nel cortile della scuola, con iniziative varie di cui la più diffusa è stata quella "Orto Biologico a Scuola", svolte in collaborazione tra la Clac ( che ha elaborato il progetto, preparato i tecnici del laboratorio, svolti la consulenza e l'aggiornamento agli insegnanti ) e i vari Comuni che hanno contribuito per la parte finanziaria, con una decina di scuole nel Comune di Padova, altrettante in quello di Venezia, altre 25 in vari Comuni delle provincie di Padova, Vicenza, Venezia e Verona. Si è trattato di un laboratorio di ecologia applicata con la realizzazione di orto, stagno, siepe, spirale delle erbe aromatiche, ed altri ambienti. Come completamento delle attività di Educazione Ambientale è stato organizzato per gli insegnanti impegnati nel progetto "Orto biologico a scuola" un corso di aggiornamento come preparazione teorica e pratica all'esperienza (lezioni sulla vita nel terreno e sull'agricoltura biologica unite ad una serie di esperienze pratiche). Sono stati tenuti poi incontri mensili di discussione e confronto sull'inserimento dell'esperienza nella programmazione didattica con il coordinamento del Prof. Paolo Braggio di Verona. La conclusione del lavoro è documentata in una Mostra in allestimento nell'edificio "stalla ovini" dell'ex Macello; tale mostra raccoglie il materiale grafico, video ecc. prodotto dalle classi che hanno lavorato negli ultimi tre anni al progetto Clac di Educazione Ambientale. In tutta l'attività di educazione ambientale è stata estremamente utile la rete di collaborazione e di scambi di informazioni ed esperienze formatasi con la costituzione del Consiglio Nazionale per l'Educazione Ambientale (CNEA) che ha scelto come sede legale la CLAC. Sono particolarmente attivi i rapporti con i Centri di Villa Ghigi di Bologna, il centro Velaverde di Trento, il Centro Studi per la Cultura Mediterranea, l'isola Polvese sul Trasimeno e il Centro per l'Educazione Ambientale presso il CNR di Napoli. Dal mese di ottobre di quest'anno sono iniziati i corsi di aggiornamento per l'anno scolastico 90/91: il primo, sulla Lettura del Territorio, si è già concluso ed è in corso il secondo sulla didattica delle Geologia e Mineralogia, con la collaborazione della associazione consociata Gruppo Mineralogico Euganeo e l'utilizzazione della sala dei minerali nel Parco Didattico. E' prevista per il prossimo anno scolastico una serie di altri corsi su temi di educazione ambientale, tra cui uno sull'alimentazione naturale che potrà utilizzare, per la macinazione dei cereali, il mulino di cui la Clac si è dotata recentemente. Non si può chiudere l'argomento delle attività didattiche senza ricordare le lezioni al Planetario, gestito dalla consociata Gruppo Astrofili, ma a carico della segreteria Clac per quanto riguarda il servizio prenotazioni ed informazioni, con un impegno quotidiano non indifferente. Con la media di circa 10.000 alunni all'anno il Planetario svolge un servizio didattico a livello provinciale e regionale che richiede ormai un improrogabile ampliamento della struttura in uno spazio adeguato per una gestione più razionale. EDUCAZIONE ALLA CONSERVAZIONE DEL PATRIMONIO E PROSECUZIONE DEL RESTAURO DEL COMPLESSO EX MACELLO La problematica "Conservazione del Patrimonio" è connessa con la nascita stessa della Clac, che, con l'operazione di salvataggio dell'ex Macello, dispone oggi di un'esperienza e di un modello la cui validità è stata riconosciuta in sede nazionale e internazionale in varie occasioni. Anche la collaborazione con il Centro Professionale Edile, con grande economia di spesa per il restauro di edifici di proprietà pubblica, è stata presentata come modello di buon uso di denaro pubblico in numerosi convegni in Italia ed all'estero. Come riconoscimento della validità del proprio metodo di lavoro sul tema, la Clac è stata invitata a presentare la propria esperienza al COLLOQUE 89 JEUNESSE ET PATRIMOINE all'UNESCO a Parigi. Nell' occasione la Clac ha presentato una mostra fotografica e una relazione con diapositive dell'operazione di salvataggio del complesso dell'ex macello e il suo uso per attività culturali giovanili, insieme all'originale metodo di collaborazione con il Centro Professionale Edile. Il Convegno ha aperto alla CLAC ampie possibilità di rapporto con le più prestigiose istituzioni che si occupano di patrimonio a livello internazionale. L'esperienza della CLAC "Restauro e riuso per scopi culturali" è stata riproposta in due località lontane tra loro, Barletta in Puglia e Rivamonte Agordino in provincia di Belluno. A Barletta un gruppo di associazioni ha invitato la CLAC a illustrare la propria metodologia e la propria storia per affrontare un problema analogo, il recupero con destinazione culturale di una distilleria ottocentesca, un complesso di fabbricati di particolare valore per quanto riguarda l'archeologia industriale e la storia del lavoro in Puglia. L'iniziativa, patrocinata dall'Assessorato ai Beni Culturali del Comune di Padova, ha goduto dell'appoggio della Sovrintendenza di Bari ed ha già ottenuto come risultato il vincolo del Ministero per l'intero complesso. Lo scambio culturale italo-tedesco sulle leggende agordine conclusosi con lo spettacolo "Scone" è stata l'occasione per l'inizio di una collaborazione con gruppi locali dell'Agordino sia per sviluppare tematiche ambientali sia per il recupero della cultura popolare. Col Comune di Agordo, col gruppo locale "Le canne blu" e con la Comunità Montana, è stata realizzata a fianco del Cordevole, con la collaborazione del geologo Dott. Luigi Caneve, un'opera di risanamento ambientale con la ricostruzione di un piccolo lago. L'iniziativa è stata particolarmente interessante e si inquadra nel problema della gestione delle acque della vallata anche in rapporto alle convenzioni con l'ENEL. Col Comune di Rivamonte poi è iniziata una seconda collaborazione per il grande progetto del recupero per uso culturale del complesso minerario della Val Imperina, area recentemente acquistata dal Comune stesso. La CLAC, in collaborazione col Club UNESCO, recentemente costituito nel proprio ambito, ha presentato il progetto alle istituzioni internazionali alle quali è collegata, ottenendone l'appoggio, ed ha iniziato lo studio pluridisciplinare del territorio giovandosi di una commissione di esperti universitari: per avviare concretamente l'iniziativa, nell'estate '90 ha organizzato due campi di lavoro internazionali in collaborazione con l'associazione ospite Servizio Civile Internazionale. Un gruppo di giovani ricercatori inoltre ha avviato la relativa ricerca storica, interessante, tra l'altro, per i rapporti con i tecnici tedeschi dal 1500 in poi. Per quanto riguarda il restauro dell'ex Macello sono stati fatti vari interventi. Ad opera del Centro Professionale Edile, con il contributo della Clac e del Comune di Padova, è stato restaurato il tetto del locale "cella frigorifera", e il tetto della sala "lavorazioni carni bianche e carbonaia", che potrà così ospitare il nuovo Planetario e la Biblioteca con sala di lettura. Ad opera di gruppi volontari sono stati ripristinati serramenti e vetrate del locale "stalla bovini" che ospita la raccolta di calcolatori per il Museo di storia dell'informatica. Sempre con lavoro volontario, è stato restaurato l'interno, con ripristino di infissi e vetrate, del locale "stalla ovini", da usare per mostre scolastiche come quella attuale che raccoglie le esperienze sul laboratorio "Orto biologico a scuola". Ricordiamo ancora il recupero con restauro della facciata del locale "svuotatoio ventricoli" con un campo di lavoro internazionale; la coibentazione e pavimentazione della terrazza della cucina per migliorare le condizioni di ospitalità, e infine il lavoro di riparazione della torre dell'osservatorio astronomico. RAPPORTI CON L'ESTERO E SCAMBI SOCIO-CULTURALI GIOVANILI Nei due anni trascorsi il settore scambi, realizzati in gran parte in collaborazione con la Regione Veneto, si è notevolmente ampliato e si è reso necessario affidare ad un operatore specifico la conduzione di tutta l'attività. L'aspetto più interessante in questo settore è stata l'apertura degli scambi con l'Europa Orientale: con la sola Unione Sovietica nell' estate '90 la Clac ha realizzato 4 scambi in diretta collaborazione con la Regione Veneto. Ciò è stato di grande importanza perché da una parte ha aperto agli operatori della Clac un canale di scambio diretto in un momento in cui l'informazione è spesso incerta e contradditoria; dall'altra ha dato ai gruppi sovietici l'opportunità di accedere ad un osservatorio libero da condizionamenti commerciali o politici: ciò è stato molto apprezzato da tutti i gruppi. Particolarmente importante per la Clac è stata la firma di protocolli di collaborazione diretta con 6 associazioni sovietiche, delle Repubbliche Russia, Bielorussia, Ucraina, la cui applicazione è già in atto. Per la Clac gli scambi con l'Europa Orientale sono stati particolarmente onerosi e non paragonabili a quelli con altri paesi: in pratica si è dovuto affrontare il problema con un'esposizione notevole a causa dell'aiuto praticamente totale che è necessario in questi casi. Su pressante richiesta dell' Istituto Giovani e Sviluppo (MIR) partner del primo scambio è stato svolto un seminario di tre settimane tra il Dicembre '89 e il Gennaio '90 per la formazione di 3 tecnici di informatica. In collaborazione con la Regione Veneto la Clac ha curato la dotazione dell'Istituto sovietico di un sistema informatizzato al più elevato livello esportabile. Anche questa operazione, sia come anticipazione di spesa sia come servizi forniti, è stata particolarmente onerosa, ma ha posto tuttavia una seria base per la collaborazione reciproca. Indichiamo ora di seguito gli scambi realizzati: - Aprile 89 MusikWeek a Brema - Giugno 89 Wattenmeer sul fiume Elba - Luglio 89 Campo su Uomo e Natura a Bredbeck - Luglio Agosto 89, Campo italo-tedesco su Leggende e Tradizioni popolari dell'agordino, ad Agordo - Agosto 89 Campo itinerante in Calabria - Novembre 89 Partecipazione alla delegazione della Regione Veneto in Portogallo - Dicembre 89 Gennaio 90 Seminario di Informatica alla Clac - Aprile 90 MusikWeek a Brema - Maggio 90 Campo di Portoghesi alla Clac sui Parchi - Giugno 90 Campo in Polonia sui Parchi - Luglio 90 Wattenmeer sul fiume Elba - Luglio 90 Campo tedesco su Energia Solare alla Clac - Luglio 90 Campo Italiano in Crimea su Fortezze Genovesi - Luglio 90 Campo internazionale con l'S.C.I. a Rivamonte Agordino sul Taglio del Fieno - Luglio 90 Campo internazionale con l'S.C.I. a Rivamonte Agordino sul recupero dei sentieri dei minatori - Agosto 90 Delegazione Clac a Mosca - Agosto 90 Campo alpinistico sul Pamir - Agosto 90 Campo socio culturale a Mosca - Settembre 90 Campo italo tedesco sul Delta del Po - Settembre 90 Campo in Portogallo sui parchi nazionali - Settembre 90 Campo di sovietici alla Clac - Ottobre 90 Campo di sovietici alla Clac - Ottobre 90 Campo di sovietici alla Clac - Ottobre 90 Campo di studenti polacchi sulla didattica ambientale - Novembre 90 Missione preparatoria a Brema ed Amburgo per i programmi di scambio 91. La Clac ha inoltre ricevuto numerose Delegazioni, ospiti della Regione Veneto, da Austria, Spagna, Russia, Portogallo, Marocco, Polonia, Nigeria. Sono stati singoli ospiti della Clac per periodi più o meno lunghi operatori italiani e stranieri per problemi di organizzazione del lavoro comune, con notevole impegno per gli operatori della Clac. inoltre le Consociate CISV, La Tresca e Elcerdoloco hanno tenuto alla Clac altrettanti seminari internazionali su temi specifici. Come si vede dall'elenco precedente l'ampiezza e la varietà della rete di scambi e di relazioni costruita dalla Clac negli ultimi anni porta come conseguenza la necessità di una foresteria permanente distinta dallo spazio usato per le attività associative e didattiche, mentre ancora oggi l'ospitalità è ricavata a scapito delle altre attività, con gravi comprensibili difficoltà. Molti scambi interregionali e internazionali sono stati rinviati per non ostacolare le attività degli altri settori, come ad esempio tutti gli scambi interregionali, che non possono svolgersi solo d'estate. Il problema foresteria è diventato ancora più urgente con l'inizio dell'attività del Club UNESCO e la prospettiva che si offre di realizzare scambi fra classi europee nel corso dell'anno scolastico PARTECIPAZIONE A CONVEGNI - Latina, Convegno W.W.F sull'agricoltura biologica - Senigallia, Convegno su Agricoltura Biologica - Torino, Convegno Fed.It.Clubs UNESCO - Venezia, Convegno nazionale del CNEA su Educazione Ambientale - Parigi, Colloque Jeunesse et Patrimoine - Firenze, Convegno su Educazione Ambientale - Perugia, Convegno su Educazione Ambientale - Barletta, Convegno sull'Archeologia Industriale - Napoli, Convegno Cultura del Mediterraneo - Schwatz (Austria) mostra su attività minerarie - Convegno AICA PROGETTO MUSEO DI STORIA DELL'INFORMATICA Lo sviluppo di questo progetto, iniziato nell'88, ha portato a costituire una ampia raccolta di materiale qualificato: oltre un centinaio di esemplari, coprenti gli ultimi 30 anni di informatica, dai primi esemplari italiani degli anni 58-60 fino ai giorni nostri. La collaborazione con INFN, CNR, Istituti Universitari vari, ENEA, Enti pubblici e privati, ha consentito il salvataggio di apparecchiature e di documentazione relativa. L'attività di raccolta è particolarmente delicata ed onerosa per problemi di individuazione, recupero e trasporto, e talvolta di acquisizione, interamente a carico della Clac. Il progetto, già presentato a Trieste all'AICA ed in altre sedi, ha suscitato notevole interesse anche perché costituisce ormai una delle più ampie raccolte nazionali. Lo stesso Centro di Calcolo dell'UNESCO a Parigi ha considerato la grande validità del progetto e lo ha sostenuto conferendo alla Clac la licenza ISIS che apre l'accesso alla Banca Dati dell'UNESCO stessa. Il progetto del Museo prevede anche una sezione laboratorio ad uso delle scuole, che sarà realizzato non appena sarà completato il restauro della sala superiore al museo stesso. La recente apertura dei rapporti con l'Europa orientale ha offerto nuove interessanti prospettive al museo stesso. VITA ASSOCIATIVA E FORMAZIONE DI NUOVI GRUPPI Nei due anni '89 e '90 le associazioni consociate ed ospiti hanno svolto la loro attività, nonostante le limitazioni indicate, inserendola nella linea di politica culturale della Clac. Dal 1989 la Clac ospita inoltre la sede regionale di Kronos 91 ed il CNEA (come sede legale), e dal 1990 il Centro Studi Carlo Collodi ed il Club UNESCO di Padova. Il Centro Studi Collodi è un'associazione di insegnanti impegnati in diverse attività didattiche, svolge attività collegate con quelle della Clac, in particolare i corsi di lingue inglese, tedesco, russo e polacco, frequentati soprattutto dai giovani che partecipano agli scambi internazionali. Dal mese di Ottobre in collaborazione col Club Unesco ha organizzato corsi di lingua italiana per stranieri e, con il sostegno dell'Amministrazione Provinciale, per lavoratori extracomunitari. Il Club UNESCO di Padova è nato nell'ambito della Clac da un gruppo che si riconosce nelle tematiche dell'Unesco e in particolare collabora con la Clac sul tema "Patrimonio"; fa parte della Federazione Italiana dei Clubs Unesco ed ha stabilito rapporti con la federazione Bielorussa e dell'Unione Sovietica. CONCLUSIONI Oltre che un richiamo al promemoria della precedente relazione, la Clac fa un preciso riferimento alla esigenza improrogabile di chiarire il proprio rapporto con l'Ente Pubblico, mediante una convenzione che a suo avviso non può che stabilirsi fra la CLAC stessa, la Regione Veneto, La Provincia nonchè il Comune di Padova, proprietario dell'area dell'ex Macello. La Clac ritiene che si debba tenere conto della funzione che da 18 anni essa svolge come conservazione del bene e come servizio pubblico per cui il rapporto con l'Ente Pubblico non può essere riducibile ad un semplice contratto di affitto RELAZIONE ATTIVITA' 1991 Padova 24/9/92 L'anno 1991 è stato molto significativo per la CLAC in quanto, grazie allo sviluppo delle relazioni internazionali del Club UNESCO, i due progetti relativi alla salvaguardia del patrimonio culturale, e cioè il Vecchio Macello di Padova e le Miniere della Val Imperina a Rivamonte Agordino, sono stati inseriti dall'UNESCO nella iniziativa "AMICI DEI TESORI DEL MONDO". Si tratta di un'iniziativa legata al Decennio Mondiale dello Sviluppo Culturale 1988 - 1997, con la quale l'UNESCO incoraggia o sostiene i gruppi che lavorano nel campo della salvaguardia del patrimonio. Dal 1991 la CLAC ed il Club UNESCO, essendo stati approvati i due progetti (gli unici in Italia), e lavorando congiuntamente, hanno iniziato la diffusione delle relative CARTE UNESCO, sia per allargare l'area di consenso e di partecipazione ai due progetto, sia per raccogliere fondi. Il progetto di Padova prevede "il restauro del vecchio Macello di Padova e lo sviluppo del Laboratorio Culturale". Per Rivamonte è stato elaborato un progetto di "recupero delle miniere della Val Imperina e realizzazione di un Centro Internazionale Giovanile per la cultura e l'ambiente delle Dolomiti". Il contenuto dei progetti e la metodologia di attuazione sono stati presentati a vari congressi, tra cui in particolare il Congresso della Federazione Mondiale dei Club UNESCO, tenutosi a Dakar nel Luglio 1991. Particolarmente apprezzato è stato l'inserimento di scuole professionali edili, sia rispetto alla formazione di mano d'opera giovanile qualificata, sia per l'economicità dell'operazione. Nel Settembre 1991 un campo di lavoro internazionale sul tema "Documentazione multimediale dell'area delle miniere" ha prodotto una mostra che per tutto il mese di Ottobre ha costituito un punto di riferimento e di raccolta di informazioni e documentazione a Rivamonte Agordino. Proprio tra la popolazione locale, composta ancora da ex minatori e loro familiari, sono state distribuite le prime 70 carte UNESCO. E' iniziato pure, sempre nell'ambito del progetto "Le miniere" una proficua collaborazione con piccoli gruppi di scout che, ad esempio, nel Luglio '91 hanno ripristinato il sentiero che porta alla sorgente. Prima di chiudere l'argomento del restauro, ricordiamo all'ex Macello di Padova l'attività della Scuola Professionale Edile di Camin, cui la CLAC provvede fornendo l'energia elettrica e parte del materiale. Nel 1991 la Scuola ha continuato la ricostruzione o restauro dei tetti di alcuni fabbricati del complesso. EDUCAZIONE AMBIENTALE Nel Parco Didattico dell'Ex Macello le attività di educazione ambientale si sono svolte con regolarità venendo ad assumere ormai il carattere di servizio continuativo alle scuole elementari e medie della Provincia di Padova e anche delle altre province del Veneto. Nell'anno scolastico 90/91 sono state tenute a circa 150 classi lezioni sulla vita nello stagno, sulla vita del terreno, su alberi e bosco. Numerosi e molto apprezzati sono stati inoltre gli interventi nelle scuole dove è continuata la realizzazione di orti biologici nei cortili. Le attività rivolte agli alunni sono accompagnate da corsi per insegnanti, sugli stessi temi, corsi svolti con autorizzazione del Provveditorato agli Studi di Padova. Ricordiamo che il Parco Didattico, con i suoi elementi che costituiscono modelli trasferibili nelle scuole, o anche in aree verdi pubbliche, ha richiesto un costante attento lavoro di controllo, di manutenzione e arricchimento ed ha impegnato notevolmente i nostri operatori. RAPPORTI CON L' ESTERO E SCAMBI SOCIO-CULTURALI GIOVANILI Sia pure con alcune limitazioni, è continuata l'attività del settore scambi giovanili, svolta in gran parte con la collaborazione della Regione Veneto. Diamo l'elenco degli scambi realizzati: Marzo: "Music-week", Brema Marzo-Aprile: Das erste improvisierende Streichorchester, Padova (con concerto finale al Liviano) Luglio: "I quattro elementi", campo misto italo-tedesco-portoghese, Bredbeck. Luglio: "Big-Band" di musica latino-americana, Bredbeck. Agosto: Incontro su "Ecologia ambientale" in Polonia. Settembre: Documentazione video-fotografica sulle Miniere della Val Imperina, Rivamonte Agordino. Novembre: Scambio musicale con due concerti a Brema. Ricordiamo inoltre l'ospitalità offerta a un gruppo di insegnanti ucraini di Kirovograd, interessati alle tecniche di educazione ambientale, nel mese di Maggio presso la nostra sede per due settimane, e il soggiorno di una settimana nel mese di Novembre di una delegazione della Federazione dei Club Unesco della Bielorussia: abbiamo potuto realizzare con loro un programma di lezioni e conferenze sui problemi relativi alla tragedia di Cernobil, con incontri con studenti, istituzioni e associazioni a Padova, Vicenza, Verona, Mestre, sulla base del programma Unesco/Cernobil. Nel mese di Novembre, è stato completato un programma di scambi e collaborazione fra la CLAC e alcune istituzioni e associazioni culturali della Georgia: per questi motivi abbiamo inviato una nostra operatrice con il Direttore della sezione archeologica del Museo Civico di Padova a Tibilissi a firmare i relativi protocolli. Purtroppo i rapporti con i paesi dell'Est hanno gravato particolarmente sulle nostre disponibilità economiche. PARTECIPAZIONE A CONVEGNI Dakar, mese di Luglio: Congresso della Federazione Mondiale dei Club UNESCO Venezia, Museo di Scienze Naturali, Convegno sull'Educazione Ambientale del CNEA Verona, Novembre, Assemblea della Federazione Italiana dei Club Unesco. VITA DELLE ASSOCIAZIONI La disponibilità di apertura del Laboratorio Culturale di 11 ore al giorno permette alla associazioni di sviluppare in modo regolare e continuativo la propria attività. Ricordiamo in particolare gli stages dei gruppi La Tresca-Danza Popolare, Elcerdoloco (teatro), i seminari del Servizio Civile Internazionalelo e della associazione Progetto Musica, che hanno realizzato scambi con l'estero. Ricordiamo ancora i corsi di lingue straniere e di italiano per stranieri a cura del Centro Collodi e del Club Unesco. MUSEO DI STORIA DELL'INFORMATICA Continua la raccolta di materiale, estremamente favorita dagli accordi con INFN, CNR, Università di Padova, ENEA, Enti pubblici e privati. Il Museo può contare su oltre 120 esemplari e in generale si tratta di donazioni con il solo onere del trasporto, peraltro non trascurabile. Possiamo affermare che la nostra raccolta è sicuramente la più ampia nel nostro paese e incontra sempre più ampi consensi. Esigenze di salvataggio di pezzi spesso rari fanno per il momento ancora prevalere la raccolta rispetto alla utilizzazione didattica. CONCLUSIONI Nei rapporti con l'Ente Pubblico rimane sempre valido il promemoria della relazione 1990. In particolare è ancora rinviata la possibilità di disporre di una dignitosa foresteria I rapporti sempre più stretti con l'UNESCO tuttavia ci fanno sperare in un rafforzamento delle nostre possibilità di operare. PREVENTIVO 1992 Padova 24/9/92 Per il 1992 si cercherà di sviluppare i due progetti inseriti nei "Tesori del Mondo". Per l' ex Macello di Padova si amplierà l'attività del Laboratorio Culturale e si estenderanno le attività di educazione ambientale, sia nel Parco Didattico che nelle scuole, anche fuori provincia. Occorrerà migliorare l'allestimento degli spazi utilizzati e recuperarne altri. Si prevede quindi un maggior onere sia per l'allestimento che per la gestione. In particolare occorrerà una biblioteca specializzata per l'infanzia con testi nelle varie lingue. Per gli scambi socio-culturali con l'estero sulla base delle visite delle delegazioni e degli accordi preliminari prevediamo un notevole aumento delle attività, anche coi paesi dell'est. Si riproporrà il problema di un'adeguata foresteria e degli oneri di realizzazione. Per il museo di informatica la disponibilità di esemplari richiederà spesso maggiori oneri di trasporto, mentre si rinvia l'apertura delle attività didattiche relative. Per la partecipazione ai convegni, saranno privilegiati quelli sull'educazione ambientale e quelli relativi ai rapporti con l'Unesco. Per il progetto delle Miniere di Val Imperina il maggior impegno sarà quello della ricerca storica e antropologica e la diffusione del progetto nella zona attraverso una mostra itinerante nell'Agordino. L'attività sarà sostenuta da campi di lavoro. Per entrambi i progetti occorrerà dotarci di una telecamera per la documentazione audiovisiva. RELAZIONE ATTIVITA' 1992 Il 1992 è stato per la CLAC un anno di lavoro intenso soprattutto nella direzione, già prevalente negli anni scorsi, della salvaguardia del patrimonio culturale, ambito nel quale si è inserita stabilmente l' attività del Club Unesco. I due progetti di recupero del patrimonio, l'ex Macello di Padova e le Miniere della Val Imperina, progetti inseriti nell'iniziativa Unesco "AMICI DEI TESORI DEL MONDO ", sono stati presentati al Convegno Unesco di Huelva (Agosto/Settembre 92) ottenendo una particolare attenzione e interesse da parte della Segreteria Generale della FMACU (Federazione Mondiale dei Club Unesco), così che la CLAC e il CLUB UNESCO sono stati incaricati di organizzare un Seminario Internazionale sulla tutela del patrimonio culturale, nell' anno 1993. Per le Miniere della Val Imperina è proseguito nel corso del 1992 il lento lavoro di ricostruzione della memoria storica tra la popolazione delle vallate agordine. La mostra allestita nel 1991 a Rivamonte Agordino si è progressivamente arricchita di materiali vari e, secondo le richieste dei Comuni della vallata, è stata trasferita da Rivamonte a Taibon Agordino, di qui a La Valle, per approdare in questi giorni al Liceo di Agordo, seguendo un programma itinerante in tutta l'area interessata. Le varie tappe della mostra sono altrettante occasioni per sviluppare il dialogo con la popolazione locale, far conoscere il progetto, diffondere le carte di sostegno Unesco. Nel corso di quest'anno è proseguita la ricerca storico-antropologica sull'attività mineraria ed è stata allargata la collaborazione con le scuole elementari, medie e superiori dei vari comuni con distribuzione di un questionario, lezioni e visite guidate nella zona delle Miniere a cura dei nostri collaboratori. Questa impostazione ha portato ad avere una considerevole mole di lavoro, come per esempio la frequente presenza sul luogo, con un pesante onere anche finanziario. L' attività svolta nell'Agordino porta a collegamenti con realtà culturali locali (per esempio "La famiglia degli Zattieri" di Codissago), istituzioni (Comuni e Pro Loco di Taibon Agordino e di La Valle) e in particolare con la Comunità Montana Agordina che ha dato un appoggio logistico negli scambi giovanili internazionali. Molto importante pure il collegamento tecnico con la Scuola Professionale Edile di Belluno che prevede di istituire in un edificio del villaggio minerario una sezione specializzata sul restauro delle case di montagna. Naturalmente l'attività svolta nell'Agordino è strettamente collegata a quella del Laboratorio Culturale di Padova, dove viene discussa ed elaborata la metodologia e la programmazione del lavoro. Importante sotto questo aspetto è la creazione di un Comitato tecnico-scientifico come supporto al progetto di recupero delle Miniere , comitato formato dai collaboratori universitari della CLAC e da esperti della zona. All' Ex Macello la Biblioteca su Ambiente e Cultura Veneta si è mediamente arricchita anche grazie alle donazioni della Regione Veneto. Si è ulteriormente accresciuta pure la Biblioteca del Club Unesco in lingue straniere per l'infanzia, grazie a donazioni in occasione della Fiera del Libro di Bologna 1992. L' attività di Educazione Ambientale ha come suo centro e campo di sperimentazione il Parco Didattico, che offre la possibilità di osservazione e di studio dell' ambiente stagno, della vita del terreno e dell' ambiente bosco. Un ulteriore argomento è stato quest' anno il tema dell'educazione alimentare, con esperienze concrete offerte agli alunni della scuola elementare sulla macinazione della farina, la lievitazione naturale, la preparazione del pane. Nel corso del 1992 hanno frequentato il Parco Didattico circa 3.000 alunni della scuola dell'obbligo, provenienti dal Comune di Padova, da Comuni della Provincia e della Regione. Sugli stessi temi (orto biologico a scuola, ambiente stagno, ambiente bosco, esperienze di educazione alimentare, geologia e mineralogia) sono stati svolti 5 corsi di aggiornamento per gli insegnanti, con autorizzazione del Provveditorato agli Studi di Padova. Sono stati prodotti materiali didattici per alunni e insegnanti, fra cui citiamo le monografie "L'ORTO BIOLOGICO A SCUOLA","LA VITA NELL'ACQUA", "FARE IL PANE", "IL PARCO DIDATTICO DEL VECCHIO MACELLO". Per quanto riguarda la documentazione, presso il Laboratorio Culturale si è aperto un nuovo settore di ripresa video, che ha beneficiato di un accordo col Centro di Cinematografia Scientifica ed Audiovisivi dell'Università di Padova, ed ha già prodotto un filmato antropologico sulle Miniere della Val Imperina. Allo scopo la CLAC si è dotata di una telecamera professionale. Anche l'attività delle Associazioni è stata nel corso dell'anno molto intensa: ci riferiamo in modo particolare al gruppo La Tresca-Danza Popolare, al gruppo teatrale Elcerdoloco, a GAI (Gruppi Archeologici d'Italia), LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli), Amnesty International, Servizio Civile Internazionale. Molto attivo è stato il Gruppo Esperantista, che fra l' altro sviluppa interessanti relazioni con i paesi europei dell' Est. In quanto al Club Unesco, oltre a svolgere un'attività congiunta con la CLAC sul tema del patrimonio, ha da quest'anno assorbito pure le attività del Centro Collodi, con corsi di lingue straniere per tutto il corso dell'anno. Ha inoltre organizzato un seminario dal tema "La Russia di ieri e di oggi", con 5 incontri tenuti dalla Prof.ssa Reikana Dairviekowa, di Mosca, in lingua russa con traduzione simultanea. Vogliamo sottolineare in particolare la vitalità dei gruppi formati quasi esclusivamente da giovani, verso i quali è rivolto il massimo interesse della CLAC. L'attività della APM (Associazione Progetto Musica) è sfociata nella realizzazione di una orchestra permanente, formata da allievi e docenti dell' associazione e che svolge una regolare attività. Il 1992 ha visto inoltre un grande incremento dell'attività dell'APA (Associazione Padovana Astrofili), con appuntamenti settimanali di osservazione del cielo aperti a tutti, e con incontri nei quartieri della città e in altri Comuni. Un nuovo gruppo molto interessante è quello degli Amici della Bicicletta che ha finalità di educazione ambientale e di turismo culturale, è affiliato al Club Unesco e che ha già organizzato vari incontri e manifestazioni in varie città del Veneto. Un altro gruppo di giovani, prevalentemente studenti e ricercatori universitari ha dato vita, nella primavera '92, ad un Laboratorio di Antropologia, con un triplice obiettivo: costituire un osservatorio degli studi attuali di antropologia culturale, organizzare incontri e dibattiti sul viaggio etnografico, lavorare sull' antropologia visuale. Molto seguito, nei mesi di Novembre e Dicembre, è stato un ciclo di conferenze sulla storia e i problemi dei nativi americani. Sugli scambi giovanili internazionali ci limitiamo a fare un elenco: Marzo 92: incontro a Padova con una delegazione della Jugendbildungstatte di Bredbeck per puntualizzare la situazione dei rapporti tra le due associazioni dopo 7 anni di collaborazione, e per programmare ed organizzare nuovi scambi. Aprile: scambio su tema musicale - Latin week a Bredbeck. Giugno: campo di restauro con un gruppo di giovani portoghesi. Luglio: scambio su tema musicale: musica latino-americana con giovani italiani a Brema, presso l'associazione CONFUSAO. Luglio: gruppo italiano in Austria.tema: Musical Luglio: Campo di lavoro su tema ambientale: un gruppo italiano a Lankreis Aschersleben per lavorare al ripristino di una cava di ghiaia. Agosto: campo di lavoro su tema ambientale: un gruppo italiano insieme a un gruppo spagnolo partecipano a Bredbeck al campo sulla Torba. Agosto: campo su tema ambientale: italiani e tedeschi di Bredbeck studiano la vegetazione della Val Imperina . Agosto: musik- week a Bredbeck Agosto: campo di restauro in Val Imperina con due gruppi scouts. Ottobre: un gruppo di polacchi della Wolen Bic svolgono a Padova un campo sulle attività di educazione ambientale. Dicembre: un gruppo di italiani partecipa al seminario " I giovani e l' ambiente" a Penamacor, in Portogallo. Sono stati inoltre ospitati presso la CLAC ,nei mesi di Ottobre e Novembre, due professori Universitari esperantisti, di Kiev, che hanno potuto beneficiare della nostra segretria per i rapporti con varie Università italiane e straniere,presso le quali erano chiamati a svolgere lezioni e seminari.Purtroppo non è stato ancora possibile, per difficoltà interne del Comune di Padova, dar seguito agli accordi stabiliti lo scorso anno con Tibilissi(Georgia), accordi che davano al Museo Civico di Padova la prioritò degli scavi archeologici in Georgia. La raccolta dei calcolatori per il Museo di Storia di Informatica si è accresciuta ulteriormente grazie al contributo legato agli accordi con l'Università e l'USL. Sottolineiamo che tale operazione di raccolta è tuttora quella piu urgente e prioritaria rispetto alla realizzazione definitiva del Museo/Laboratorio. La partecipazione a convegni è stata necessariamente ridotta ai seguenti: - Convegno annuale del Consiglio Nazionale per l'Educazione Ambientale (CNEA) al Monte Bondone nel Giugno 92. - Seminario di formazione Unesco, organizzato dalla Federazione Mondiale Clubs Unesco (FMACU) a Huelva (Siviglia) nel mese di Settembre, con allestimento e presentazione di una grande mostra dei progetti di recupero dell'ex Macello di Padova e delle Miniere della Val Imperina. - Assemblea annuale della Federazione Italiana Clubs Unesco a Roma nel mese di Novembre. - Riunione preliminare e convegno in Novembre , a Milano, dell' ALPE ADRIA, sui gruppi giovanili e l' Europa. con presentazione dei due progetti A T M e inserimento del Laboratorio Culturale nella rete di scambi socio-culturali dell' ALPE ADRIA. CONCLUSIONI Volendo trarre alcune considerazioni conclusive, notiamo nell' anno 1992 una generale espansione delle attività, sia come estensione geografica , sia come allargamento dell' utenza (specie scolastica),alla quale tuttavia non corrisponde un adeguato aumento di contributi finanziari. E stato evidenziato inoltre il sempre più urgente bisogno di spazi ,che esistono ma che necessitano di restauro e allestimento idoneo. I problemi più urgenti sono: - la biblioteca e le sale di lettura. - l'emeroteca (il materiale ora non può essere utilizzato) - la foresteria permanente. Tali carenze sono particolarmente avvertite proprio ora, mentre stiamo svolgendo il lavoro preliminare al Seminario Internazionale fissato per il Maggio 93. Vogliamo sottolineare che questo Seminario costituisce da parte dell'Unesco un grosso riconoscimento del lavoro svolto dalla CLAC nel corso ormai di 20 anni di attività del Laboratorio Culturale., soprattutto per le metodologie che hanno destato un grande interesse internazionale. Il Seminario, appunto per il suo carattere internazionale, costituirà per noi un notevole impegno finanziario, per cui ci riserviamo di chiedere un contributo straordinario alla Regione Veneto. PREVENTIVO 1993 Padova 19/12/92 Nel 1993 si intende sostenere e sviluppare le attività del Laboratorio Culturale con interventi migliorativi negli spazi disponibili e nel Parco Didattico. Si cercherà di realizzare una ulteriore possibilità logistica ad uso di foresteria. La Biblioteca Internazionale per l'infanzia sarà sviluppata anche con una nuova sistemazione logistica in modo da renderla fruibile alle classi. Gli scambi socio-culturali giovanili con l'estero verranno sviluppati ulteriormente in particolare con i gruppi UNESCO e con l'ALPE-ADRIA e si cercherà di mantenere la massima disponibilità per gli scambi con i paesi dell'Est. Il Museo di Informatica comincerà a sviluppare una sezione che possa essere fruita dalle scuole. Nell'area interessata al progetto delle Miniere di Valle Imperina si prevede un particolare impegno per il settore scolastico e giovanile e quindi una estensione delle attività culturali e didattiche nella zona, campi di lavoro sul tema e inserimento di gruppi locali giovanili anche con attività formative sul tema del restauro. Gli interventi sia nel settore della ricerca storica e antropologica che quelli della diffusione del progetto con la mostra itinerante richiederanno un aumento dell'impegno relativo. Per il '93 sarà elemento di grande rilevanza e richiederà tutta una serie di interventi particolarmente onerosi, sia di carattere logistico e organizzativo di adeguamento della sede del Laboratorio Culturale, la realizzazione del Seminario Internazionale sulla tutela del patrimonio culturale UNESCO "AMICI DEI TESORI DEL MONDO " e quindi in varie voci il preventivo ne risente particolarmente. RELAZIONE ATTIVITA' 1993 Padova, 6 Aprile 1994 La CLAC nel 1993 ha svolto il consueto intenso lavoro nell'ambito della sensibilizzazione, della tutela, della salvaguardia del patrimonio culturale, con particolare impegno nei rapporti col mondo della scuola e in una stretta collaborazione con il Club UNESCO di Padova. Come conseguenza del Convegno UNESCO di Huelva (1992) la CLAC ha collaborato con il Club UNESCO per organizzare e realizzare il Primo Seminario Internazionale di Formazione e di ricerca per il Futuro per l'operazione "Amici dei tesori del Mondo", operazione legata al Decennio mondiale dello Sviluppo Culturale lanciato dall'UNESCO nel 1988, e una grande Mostra Internazionale dei progetti di recupero del patrimonio culturale e naturale. Il convegno si è tenuto a Padova, nella sede della CLAC, e a Rivamonte Agordino, nella Val Imperina, dal 19 al 29 maggio 1993; la mostra è stata allestita nella sala dell'ex macello a Padova dall'8 Maggio al 6 Giugno 1993. Nella riunione del Consiglio esecutivo della FMACU-UNESCO del 15 Febbraio 1993 a Nuova Dehli la CLAC ed il Club UNESCO di Padova hanno avuto sia l'incarico di realizzare il Primo Seminario sia quello di gestire la Segreteria Internazionale dell'intero progetto "Amici dei Tesori del Mondo". Questo incarico in pratica amplia l'ambito di lavoro della CLAC a livello internazionale, con compiti di valutazione dei progetti proposti per essere inclusi nella lista dei "Tesori del Mondo", di diffusione del progetto stesso e di formazione degli operatori dei vari paesi. Nel '93 quindi sono cominciati ad arrivare i primi progetti internazionali da valutare e sono cominciati i rapporti relativi. I contatti con la Segreteria Generale della FMACU-UNESCO a Parigi sono stati molto frequenti e nel Settembre l'intera operazione è stata presentata con una relazione e una mostra all'incontro internazionale del Movimento Scoutistico a Parigi. Durante l'anno, come di consueto, abbiamo collaborato con il Centro Professionale Edile di Camin che sta restaurando come Cantiere-scuola i fabbricati dell'ex macello; è stato girato un video sull'attività del cantiere stesso per poterlo presentare in sede internazionale, anche visto che nella dichiarazione di "Tesoro del Mondo" dell'ex macello sono compresi sia il Laboratorio Culturale della CLAC che l'attività del cantiere-scuola. Il notevole onere derivante da questi ultimi impegni internazionali ha particolarmente inciso sulle possibilità operative della CLAC che comunque ha cercato di far fronte alle necessità correnti in modo da non ledere gli altri settori di attività. Per quanto riguarda il progetto di recupero delle miniere di Val Imperina, progetto riconosciuto dalla FMACU-UNESCO come uno dei "Tesori del Mondo", è stato possibile giovarsi di un aiuto via via più consistente per l'entrata in attività del Club UNESCO dell'Agordino, che ha potuto raccogliere il lavoro di sensibilizzazione fatto nei precedenti quattro anni e svilupparlo con notevole successo. Il fatto di aver realizzato la seconda parte del Seminario a Rivamonte Agordino e di aver tenuto lezioni nello stesso villaggio minerario con esperti internazionali e con la presenza del Segretario Generale della FMACU-UNESCO Patrick Gallaud, ha rafforzato notevolmente il progetto stesso. In estate ed in autunno sono stati tenuti a Belluno vari incontri per sostenere questa scelta internazionale. La Biblioteca su ambiente e cultura veneta e la Biblioteca internazionale per l'infanzia, presenti al Laboratorio Culturale dell'ex macello, si sono arricchite di nuovo materiale grazie a donazioni da parte della Regione Veneto e di altri Enti, nonché grazie alle normali acquisizioni. L'attività di Educazione Ambientale per le scuole elementari e medie della regione nel Parco Didattico dell'ex macello ha avuto uno sviluppo lineare con un sempre maggior interessamento di scuole provenienti anche da altre province. Sugli argomenti delle lezioni - ecosistema stagno, ambiente bosco, il ciclo della materia nel terreno, educazione alimentare, orto biologico - sono stati tenuti corsi di aggiornamento per insegnanti, riconosciuti dal Provveditorato agli Studi di Padova. Tra le nuove strutture realizzate nel parco e a disposizione delle scuole, un'"Aula all'aperto" costruita nel corso di uno scambio giovanile con la Polonia e una sala-laboratorio per le attività di educazione ambientale. Per illustrare le attività al Parco Didattico è stato realizzato un volumetto, stampato in 2500 copie inviate alle scuole del Veneto. Questa operazione ha fruttato un notevole aumento di prenotazioni per le lezioni nel Parco per il 1994. L'esperienza del Parco Didattico, forse il primo nato in Italia, è stata presentata al Convegno "I centri di educazione ambientale" tenuto a Monteveglio (Bologna) nell'Aprile 1993 e organizzato dal Consiglio Nazionale per l'Educazione Ambientale e inoltre al Convegno "Costruiamo un parco insieme" tenuto a Mesagne (Brindisi) nel Giugno 1993 e organizzato dall'Amministrazione Comunale e dalla Cooperativa Alba. La Clac ha partecipato a Roma a un Seminario CEE di valutazione del Progetto "Gioventù per l'Europa" e a un seminario a Milano sull'Alpe-Adria. In estate un nostro incaricato si è recato a Mosca per incontrare l'associazione Ecopolis Kosinò, associazione con cui già si era in rapporto e la cui attività era stata presentata al Seminario ATM come uno dei più significativi esempi di "Tesoro del Mondo". In Dicembre un altro nostro operatore, esperto e responsabile del Museo di Storia dell'Informatica, è stato chiamato a Mosca dal corrispondente nazionale del Consiglio d'Europa per le ricerche giovanili e Presidente del Centro Studi e Progetti Umanitari a Mosca per fornire una consulenza tecnica nel campo delle reti di comunicazione via computer. Il Museo didattico di Storia dell'Informatica si è sviluppato notevolmente grazie ai continui apporti da parte di istituzioni, Università, CNR, INFN, di Ditte e di privati e la raccolta degli esemplari ha raggiunto dimensioni che la collocano tra le maggiori a livello internazionale. Con l'aiuto di un campo di lavoro tedesco è stata realizzata un'apposita aula per lezioni specifiche per le scuole. In uno dei fabbricati nel parco, la CLAC, in collaborazione con le due associazioni consociate "La Tresca" e "Elcerdoloco", ha iniziato la realizzazione di una sala particolarmente dedicata alle attività a corpo libero (danza popolare e animazione teatrale). E' rimasta confinata nelle limitate disponibilità di spazio, soprattutto nella stagione invernale l'attività serale delle associazioni consociate ed ospiti che con il consueto impegno hanno tenuto riunioni, conferenze, stage specifici. A titolo di esempio, citiamo, tra le altre attività, un Forum internazionale di archeologia promosso dai Gruppi Archeologici del Veneto, uno stage su Carlo Goldoni del gruppo di teatro e animazione "Elcerdoloco", un incontro tra gruppi esperantisti, dei cicli di lezioni e proiezioni pubbliche tenute dal Laboratorio di Antropologia Culturale. Particolarmente impegnata è stata l'attività di Amnesty International; l'Associazione Padovana Astrofili, l'Associazione Progetto Musica e il Gruppo Danze Popolari "La Tresca" hanno tenuto stage e attività fuori sede. Il Club UNESCO ha sviluppato la sua attività anche nel settore dei corsi di lingue straniere, iniziando quest'anno anche corsi di espressione artistica per adulti e per bambini. Si è formato un nuovo gruppo di giovani interessati all'arte ceramica e alla sperimentazione e diffusione delle varie tecniche, dalle primitive alle attuali, anche in funzione di una futura attività didattica. La Segreteria del Laboratorio Culturale si è giovata particolarmente della disponibilità della LIPU. Il settore degli scambi socio-culturali giovanili con l'estero ha realizzato i seguenti campi di lavoro: Giugno: campo ecologico sul fiume Elba, in barca a vela, con partner Jugendbildungsstatte (Germania); Giugno-Luglio: campo di lavoro alla Clac di un gruppo polacco per la realizzazione di un'aula all'aperto; Luglio: campo di lavoro in Germania a Konradsburg (Landkreis Aschersleben) sul restauro di una abbazia medioevale e di abitazioni in terra cruda; Luglio: in Portogallo seminario di studio sul Parco Naturale di Malcata; Luglio-Agosto: campo di lavoro a Bredbeck, con la Jugendbildungsstatte, su animazione teatrale: "I Clown"; Agosto: campo di lavoro a Padova di un gruppo di Aschersleben per la realizzazione dell'aula di Informatica; Agosto: campo multilaterale in Polonia sulle problematiche ambientali del territorio; Settembre: a Bredbeck, con la Jugendbildungsstatte seminario di animazione musicale "Music-week". Vari ospiti italiani e stranieri hanno potuto fruire della foresteria, collaborando con la Clac. In particolare abbiamo ospitato per tutto l'anno un consigliere della Federazione Zairese dei Club UNESCO che ha collaborato alle nostre attività e che ha ottenuto il riconoscimento dello stato di rifugiato politico, grazie anche all'interessamento di Amnesty International. In conclusione, il '93 ha visto realizzate le previsioni fatte nel settore delle attività, mentre per l'impegno particolarmente oneroso si è dovuto ancora rinviare la realizzazione delle nuove strutture logistiche necessarie (nuova biblioteca e sala di lettura, emeroteca e in particolar modo una foresteria permanente). PREVENTIVO 1994 Padova, 6 Aprile 1994 Elemento nuovo per il preventivo del 1994 è il ruolo che la Segreteria Internazionale del progetto ATM-UNESCO è destinato ad assumere nella nostra struttura: il progressivo avvio a tutta una serie di rapporti con operatori e centri UNESCO nelle diverse nazioni da un lato è la dimostrazione di una notevole considerazione nei riguardi della nostra esperienza da parte della massima organizzazione mondiale dall'altro porrà delle esigenze prioritarie molto complesse sia per i vari tipi di rapporti che si andranno a instaurare e sia per le conseguenze di carattere economico. E' già evidente la grande ricchezza di esperienze e di apporti che quest'incarico internazionale riverserà sulla nostra struttura e quale possibilità di interscambio culturale rappresenterà. Il fatto di avere indicato ai giovani un modello di Laboratorio Culturale basato su un elevato grado di efficienza rispetto ai mezzi disponibili è stato uno degli elementi determinanti nella scelta del nostro laboratorio come "Tesoro del Mondo": sono stati elementi determinanti l'ampia area sociale coinvolta, l'impegno per il salvataggio del patrimonio culturale, la formazione professionale qualificata dei giovani - in particolare attraverso il cantiere-scuola - e lo stretto rapporto col mondo della scuola e con gli ambienti scientifici. Riteniamo quindi che il '94 vedrà una progressiva apertura ulteriore alle attività internazionali e si farà il possibile per non farlo a scapito delle attività consuete. Restano prioritari il sostegno al Laboratorio Culturale e al Parco Didattico, la realizzazione di una adeguata foresteria e le nuove più ampie sedi per le due biblioteche e per l'emeroteca. Altro problema di spazio, con funzione di applicazioni pratiche presenterà lo sviluppo del Museo di Informatica, oltre alla collocazione appropriata della raccolta di calcolatori. Sarà nostra cura facilitare in ogni modo l'attività delle associazioni consociate ed ospiti, di arricchire il Parco Didattico di nuove strutture e strumentazioni e di migliorare le condizioni di operatività nel settore dell'educazione alimentare, di rafforzare il settore degli scambi socio-culturali giovanili con l'estero in particolare secondo gli indirizzi della CEE. Per quanto riguarda l'altro progetto "Tesoro del Mondo", le miniere di Val Imperina, si punterà in primo luogo all'allargamento e consolidamento dell'area di sostegno fornendo il massimo appoggio al Club UNESCO dell'Agordino, per realizzare la base del previsto Laboratorio Internazionale per la Cultura delle Dolomiti e i relativi collegamenti coi giovani degli altri paesi. RELAZIONE ATTIVITA' 1994 Padova, 20 Febbraio 1995 Per varie ragioni il 1994 è stato per la Clac un anno di particolare durezza, specialmente per la pesantissima situazione economica nonostante la quale l'attività si è egualmente svolta. Abbiamo dovuto far fronte ad un improvviso irrigidimento dell'Amministrazione Comunale relativamente alle condizioni di fruizione degli spazi all'ex macello, posizione solo in parte risolta alla fine del 1994. Siamo stati confortati da un amplissimo sostegno del mondo della scuola, dell'Università (130 docenti hanno inviato lettere di solidarietà alla nostra attività) e da cittadini, in particolar modo dal mondo giovanile. Parimenti sono giunte espressioni di incoraggiamento e di impegno ad aiutarci nelle forme più significative sia da parte delle strutture dell'UNESCO sia delle altre istituzioni internazionali con le quali collaboriamo. L'incarico relativo al progetto FMACU-UNESCO della gestione della Segreteria Internazionale dell'operazione "Amici dei Tesori del Mondo" ha comportato un notevole impegno, contribuendo ampiamente, d'altra parte, a far conoscere a livello internazionale il Laboratorio Culturale dell'ex macello. I rapporti con Parigi sono stati necessariamente intensificati, anche con contatti diretti, mentre la valutazione dei progetti proposti per l'inserimento nella lista A.T.M. ha cominciato a dare i suoi frutti: nel Convegno di Mosca è stato iscritto alla lista il villaggio di Kassinò (nei pressi di Mosca) mentre i progetti di Saint Victor-La-Coste (presso Avignone), Aschersleben (presso Lipsia) e l'oasi di Chenini-Gabés (Tunisia) stanno per esservi inseriti. Siamo stati invitati dalla delegazione UNESCO della Tunisia a visitare i luoghi interessati a quest'ultimo progetto e a partecipare al Convegno della Rete dei Giovani Ecologisti del Mediterraneo: sono stati in questo modo stabiliti rapporti di collaborazione didattica con un plesso di 5 scuole elementari di Gabés e è stata aperta la possibilità di rapporto con una cinquantina di associazioni facenti parte della Rete stessa; ci è stato affidato il ruolo di relais della Rete per l'Alto Adriatico al fine di creare i collegamenti opportuni. Siamo stati incaricati dal Segretario Generale della FMACU-UNESCO di predisporre il materiale relativo all'operazione "Amici dei Tesori del Mondo" che presenteremo al convegno sul cinquantenario dell'UNESCO in Romania nel Giugno prossimo. Abbiamo partecipato come rappresentanti dell'Operazione A.T.M. all'incontro europeo di Dunkirk sul tema dei giovani in Europa. La nostra partecipazione al Convegno dell'ICCROM a Roma sulla didattica dei Beni Culturali ci ha consentito di stringere un proficuo rapporto con la massima istituzione internazionale per la conservazione e il restauro dei Beni Culturali. Avremo possibilità di scambio con Israele, Inghilterra, Francia, Grecia su esperienze di didattica da tempo sviluppate. Abbiamo partecipato al Seminario internazionale della FMACU-UNESCO sulla conservazione del patrimonio culturale a Mosca e a Novigorod dove ci è stato affidato il compito di organizzare un corso di formazione per operatori turistico-culturali dei Club UNESCO della regione Europa e ci è stata offerta la possibilità di partecipare alle campagne di scavo su torba dei primi insediamenti finlandesi. Per quanto riguarda il progetto A.T.M. di Val Imperina è stato ormai affidato quasi completamente al Club UNESCO dell'Agordino che ha dimostrato una notevole organizzazione e costanza nell'impegno, dando vita a quel Laboratorio Culturale delle Dolomiti previsto dal progetto stesso e collaborando, come già da tempo fa, con la Clac per gli scambi socio-culturali con l'estero. Quest'anno abbiamo potuto raccogliere in questo modo i frutti di quattro anni di impegno per creare nel cuore delle Dolomiti un interesse culturale legato all'UNESCO. Un altro frutto di questo stretto rapporto è stato la realizzazione, a cura di un nostro esperto, di un libro che raccoglie le ricerche storico-antropologiche sulle miniere e basato sulle interviste ai vecchi minatori della Val Imperina. La Biblioteca su ambiente e cultura veneta si è arricchita di nuovo materiale - in parte anche proveniente da donazioni della Regione Veneto e di privati - comprendente libri, carte geografiche, periodici. Per agevolarne la consultazione, oltre alla normale opera di catalogazione, si è iniziata la pubblicazione di bibliografie speciali indirizzate particolarmente alla fruizione scolastica. Inoltre, con l'acquisizione di un fondo proveniente dall'Università di Padova, ha preso il via la costituzione di un settore specifico inerente la storia della medicina. Anche la Biblioteca Internazionale per l'Infanzia, curata assieme al Club UNESCO, ha ricevuto ulteriori apporti ed ha cominciato ad essere utilizzata da docenti e bambini. Il Parco Didattico dell'ex macello, tenendo ben presenti il particolare vincolo ambientale che mette in risalto la peculiarità del terreno e la sua funzione nell'ambito del riconoscimento internazionale, è stato oggetto di una metodica serie di interventi per assicurarne lo sviluppo secondo il piano naturalistico previsto; anche l'attività estiva dei bambini ha potuto svolgersi nel rispetto della struttura, anzi incrementando, con semplici interventi, la realizzazione di elementi caratteristici (l'orto biologico, le siepi, ecc.). Si è avuto inoltre cura di completare il censimento delle specie vegetali. Il modello rappresentato dal Parco Didattico di Padova è stato illustrato e discusso, suscitando notevole interesse, ai Convegni nazionali e internazionali a cui la Clac è stata invitata. L'attività di Educazione Ambientale, tenuta per le scuole della regione, nello spazio organizzato del Parco Didattico ha avuto un ulteriore incremento nel numero di presenze, vedendo coinvolti circa 3000 bambini e più di 400 insegnanti in attività di laboratorio strutturate in cicli di lezioni guidate. Alcune attività didattiche sono anche tenute in collaborazione con i Servizi Educativi del Comune di Padova. Sugli argomenti relativi alle lezioni per le classi, nonché su altri, si sono tenuti 11 corsi di aggiornamento per insegnanti, riconosciuti dal Provveditorato agli Studi di Padova. Inoltre un servizio quotidiano di consulenza viene fornito del tutto gratuitamente agli insegnanti, che trovano nel Laboratorio Culturale e nel reciproco scambio di idee, le opportunità e i materiali per un personale arricchimento della propria preparazione. Nei mesi estivi si sono tenuti nel Parco Didattico, per il primo anno, i centri estivi per bambini che hanno visto una ampia ed entusiastica partecipazione. L'attività, fondata sugli obiettivi educativi mutuati dall'UNESCO, puntava alla preparazione di giovani educatori e alla formazione globale della personalità del bambino attivandone l'interesse, la curiosità, la motivazione a partire da stimoli reali, in uno spazio stimolante, sicuro, pensato e costruito a loro misura. Il successo dell'attività ha spinto la Clac a proseguirla anche durante il periodo scolastico, nei pomeriggi. Un particolare sviluppo ha avuto il Museo Didattico di Storia dell'Informatica grazie alla sempre crescente collaborazione dell'Università di Padova e dei suoi Istituti di ricerca, oltre che del CNR, dell'INFN e di strutture private. Inoltre, l'Università ha offerto la possibilità di realizzare una raccolta di strumenti scientifici di valore storico che vengono, come nel caso dei computer, direttamente acquisiti dalla nostra struttura. Queste due iniziative sono particolarmente onerose ed impegnative per i tipi di problemi che pongono, complessità dell'operazione di recupero e trasporto dei materiali (totalmente a carico della CLAC), individuazione del ruolo storico dei singoli elementi nell'ambito del loro impiego e loro conservazione (già la collezione di computer ha le dimensioni di un paio di centinaia di esemplari e quasi di altrettanto quella degli strumenti scientifici). E' stato sviluppato un buon rapporto con altre Università (Roma, Pisa, Bologna) nelle quali sono stati impiegati o realizzati i primi calcolatori, e è cominciato un rapporto con i musei di informatica stranieri (Boston, Mosca, Parigi). Il Museo ha suscitato l'interesse dell'ICOM, la struttura dell'UNESCO per i musei, e grazie a questa collaborazione si sono potuti creare i primi collegamenti internazionali, in un ambito museale ancora ben poco diffuso: in questo modo viene messa in risalto la particolarità dell'iniziativa padovana. Sull'argomento sono cominciati i corsi di aggiornamento per insegnanti e i primi rapporti con scuole superiori per progetti di collaborazione specifici. L'attività delle Associazioni consociate e ospiti si è potuta svolgere senza risentire della difficile situazione economica; seminari, incontri, conferenze, riunioni sistematiche hanno impegnato come sempre le attività serali del Laboratorio Culturale, mentre l'attività dei corsi di lingue straniere è stata proseguita a cura del Club UNESCO. Le associazioni hanno anche collaborato a migliorare le condizioni di fruibilità della sede. Il settore degli scambi socio-culturali giovanili con l'estero ha realizzato campi di lavoro e seminari di studio con il Portogallo (associazione Menagem, due campi a carattere ecologico, sulle Dolomiti e a Penamacor in Portogallo), la Finlandia (un campo di avventura a Kokkola) e la Germania (con il gruppo di Aschersleben, uno nell'Agordino sul tema dell'immigrazione, uno sulle Dolomiti ed uno sul recupero di una cava abbandonata ad Aschersleben; con il gruppo di Bredbeck, uno in Italia sulla danza ed uno di musica in Germania, a Bredbeck; due campi musicali con il gruppo Eis-Confusao, ad Amburgo e alla Clac). Le relazioni iniziate con gli scambi e i rapporti internazionali hanno evidenziato la necessità di tenere sempre aperta la possibilità di foresteria, sia pure minima. I rapporti con l'UNESCO ci consentono di avere persone che seguono dei periodi di formazione presso la Clac come collaboratori volontari (stages). Nel '94 abbiamo ospitato un componente del Consiglio della Federazione Zairese dei Clubs UNESCO, una giovane studentessa austriaca, una educatrice canadese che ha curato la formazione dei nostri operatori per le attività coi bambini, un rappresentante dell'associazione culturale degli studenti di Algeri, due ungheresi esperantisti, i componenti di un Seminario giovanile italiano di Esperanto, un ricercatore universitario di storia della scienza ucraino, due rappresentanti dell'associazione TOM di Kirovograd (Ucraina), una tirocinante ucraina e diversi collaboratori italiani. PREVENTIVO 1995 Padova, 20 Febbraio 1995 Il preventivo della Clac per il 1995 ha doverosamente la necessità di una premessa: sono oltre dieci anni che la Clac è inserita nella legge 51/84 con un riconoscimento che ha dato frutti particolarmente validi. Il costante sviluppo del Laboratorio Culturale, anche se ha costantemente richiesto un durissimo impegno da parte degli operatori della Clac, ha potuto affermarsi in particolar modo grazie alla qualifica ed al sostegno della Regione Veneto; senza questo non si sarebbe certo ottenuto, attraverso anche la via degli scambi socio-culturali giovanili, quel riconoscimento internazionale, nell'ambito dell'UNESCO, che onora particolarmente il Laboratorio Culturale della Clac. Nello stendere il preventivo per il '95 ci è quindi essenziale dare al ruolo di intermediazione culturale con l'estero una rilevanza sempre crescente. D'altra parte solo a Dicembre del '94 vediamo espressa in un documento dell'Amministrazione Comunale una valutazione che riconosce finalmente la situazione reale e in qualche modo riduce gli oneri relativi alla fruizione degli spazi, essenziali per poter svolgere l'attività, anche se la situazione continua ad essere ancora particolarmente gravosa. Il contrasto tra il preventivo per il '94, allegato alla relazione del 1993, e quanto realmente si è riusciti a realizzare nel 1994 evidenzia come da una parte si sia riusciti a sviluppare egualmente il ruolo internazionale del Laboratorio, dall'altra sia stato necessario sacrificare o ridurre notevolmente delle realizzazioni essenziali per l'attività internazionale e didattica: un'adeguata foresteria, sedi più ampie per le due biblioteche e per l'emeroteca, sviluppo di campi di lavoro e contatti internazionali. Dobbiamo quindi spostare al preventivo '95, nell'auspicio di non dover essere ulteriormente gravemente penalizzati per l'uso degli spazi, la realizzazione ormai indilazionabile di queste strutture, fondamentali per il ruolo assunto dalla Clac. In ogni caso si dovrà far fronte alla partecipazione al Congresso Mondiale della FMACU-UNESCO, in Romania, in occasione del Cinquantenario dell'UNESCO, con un ruolo particolarmente delicato in quanto la Clac, assieme al Club UNESCO di Padova, regge l'incarico della Segreteria Internazionale di un progetto riguardante il patrimonio culturale; ha quindi il compito di relazionare sui progetti inseriti nella lista "Amici dei Tesori del Mondo", di definirne lo sviluppo futuro e di creare una rete di sostegno tra le realtà già iscritte e quelle proposte, con le relative necessità di controllo e di verifica. Un altro ambito nel quale la Clac sarà impegnata è quello dei rapporti entro la rete dei Giovani Ecologisti del Mediterraneo, di cui ha la funzione di relais per l'Alto Adriatico, sia con partecipazione ad incontri o convegni, sia con ospitalità di esperti e di intenso scambio di documentazione. Resta per il '95 comunque la previsione della normale attività di scambi socio-culturali giovanili in collaborazione con la Regione Veneto e col progetto Gioventù per l'Europa della CEE. L'inserimento con adeguate strutture in una rete di informazione di tipo Internet dovrà essere comunque realizzato, eventualmente giovandosi di appoggi universitari. E' prevedibile un ulteriore sviluppo dell'attività del Museo di Informatica e della raccolta di strumentazione scientifica, operazioni che beneficiano di un crescente consenso a livello universitario e che già consentiranno, ad insegnanti ed alunni, di utilizzare i materiali per fruire di lezioni specifiche. Si porrà quest'anno l'esigenza di procedere alla catalogazione del materiale in modo da poterlo inserire nella rete ICOM dell'UNESCO. L'adattamento degli spazi fruibili richiederà un ulteriore impegno economico e di lavoro, che si conta di poter facilitare anche con la collaborazione con il Centro Professionale Edile di Camin, che già opera con un cantiere-scuola nel complesso. L'attività del Parco Didattico e i rapporti con il mondo della scuola sono ormai una realtà consolidata che fa riconoscere la stabilità di un punto di riferimento culturale specifico anche in situazioni difficili ed è quindi fondamentale per la Clac poterla espletare in ogni caso. Prevediamo di intensificare le lezioni scolastiche nel parco, i corsi di aggiornamento per insegnanti, lo sviluppo della realizzazione dei modelli didattici nel cortile delle scuole, come da molti anni in atto, le attività educative extrascolastiche per bambini e la dovuta opera di normale manutenzione e controllo del Parco Didattico stesso. A seguito della ricerca floristica completata nel 1994, è in previsione una pubblicazione che, partendo dai dati raccolti opportunamente elaborati, serva a documentazione dell'interesse botanico dell'area e soprattutto come strumento per le lezioni di educazione ambientale. Sarà necessario sostenere, in particolare con la possibilità di uso di spazi adeguati, il ruolo delle associazioni consociate, e più in generale dell'associazionismo, in un periodo per diversi motivi non certo favorevole al volontariato culturale. Fortunatamente l'altro progetto "Tesoro del Mondo", le miniere di Val Imperina, è ormai quasi completamente gestito dal Club UNESCO dell'Agordino, e quindi non graverà più pesantemente sulla Clac. Prevediamo quest'anno di poter stampare la ricerca storico-antropologica sui minatori della Val Imperina, condotta in questi ultimi anni e recentemente conclusa. Cureremo parimenti lo sviluppo della Biblioteca su ambiente e cultura veneta e di quella Internazionale per l'infanzia. Quest'ultima, in particolare, dovrà essere dotata di strutture adatte alla facile fruizione da parte dei bambini. RELAZIONE ATTIVITA' 1995 Padova, 6 Marzo 1996 Il 1995 ha visto ulteriormente aggravati gli oneri economici improvvisamente presentatisi nel '94, al punto di rendere molto difficile la sopravvivenza della nostra attività. Con estrema fatica siamo riusciti a fronteggiare la situazione e verso la fine dell'anno si è delineato un mutamento nell'atteggiamento della Amministrazione locale in senso a noi favorevole. La gestione della Segreteria Internazionale del progetto ATM - FMACU-UNESCO ci ha notevolmente impegnato nel preparare la presentazione di tre proposte di iscrizione alla lista "Amici dei Tesori del Mondo" al Convegno Mondiale in Romania e quindi molto intensi sono proseguiti i rapporti con Parigi su questi argomenti. La presentazione nel '94 della nostra esperienza al Convegno ICCROM a Roma ha portato ad uno sviluppo, inaspettato e per noi estremamente positivo, nei rapporti con il Comune di Padova: la nostra città a motivo dell'esperienza particolare del Laboratorio Culturale dell'ex macello nell'ambito didattico e di quella della sezione didattica del Museo Civico, è stata scelta come rappresentante dell'Italia nel progetto di educazione alla lettura storica del territorio "La città sotto la città". Si tratta di una iniziativa del Consiglio d'Europa che raccoglierà una campionatura di metodologie didattiche sull'attenzione dei bambini al patrimonio storico; da qui è iniziata una stretta collaborazione con la sezione didattica del Museo Civico e il Laboratorio Culturale dell'ex macello è diventato punto di riferimento per le scuole di Padova e provincia che partecipano al progetto. Abbiamo acquistato l'intero corpo didattico prodotto da English Heritage e le scuole cominciano a fruirne. Lo sviluppo delle due biblioteche - quella di cultura veneta e la biblioteca internazionale per bambini - si è ulteriormente esteso con nuovi acquisti e donazioni. L'attività di educazione ambientale nel Parco didattico all'ex macello è proseguita con l'impegno ormai usuale, vedendo coinvolte circa 150 classi di Scuola Elementare e Media in laboratori tematici di studio nella natura e di ricerca sul campo. I corsi di aggiornamento per insegnanti, riconosciuti dal Provveditorato agli Studi di Padova, sono stati una ventina. Da Giugno a Settembre, per il secondo anno, sotto la direzione della nostra esperta canadese, si sono tenute le attività dei centri estivi, molto apprezzate da genitori e bambini. I rapporti con l'Università sono sempre molto buoni; grazie alle sue donazioni, abbiamo potuto arredare una nuova aula a notevole espansione degli spazi per la biblioteca. E' continuato regolare lo sviluppo del Museo Didattico di Storia dell'Informatica grazie alla sempre crescente collaborazione dell'Università di Padova e dei suoi Istituti di ricerca, oltre che del CNR, dell'INFN, di alcuni Istituti tecnico-professionali e di strutture private. Il Museo Didattico grazie all'INFN ha ottenuto uno spazio in Internet. Parallelamente è proseguita la acquisizione di strumenti scientifici di valore storico, che vengono in tal modo salvati dalla distruzione. Queste due iniziative - Museo di Informatica e collezione di strumenti scientifici - sono particolarmente onerose ed impegnative per i tipi di problemi che pongono: per la complessità dell'operazione di recupero e trasporto dei materiali, per l'individuazione dell'impiego storico dei singoli elementi e per la loro conservazione in spazi adeguati. E' stata anche donata alla Clac ed al Club UNESCO di Padova un'intera tipografia ottocentesca completa dei relativi caratteri mobili, anche in legno. Quest'ultima è in corso di attivazione e si prevede che diventerà operativa, in particolare per un uso scolastico, nel corso del '96. I corsi di lingua straniera sono stati oltre una ventina, per un totale di circa un migliaio di ore di lezione, nei livelli principianti, intermedio e avanzato per le lingue Inglese, Spagnolo, Francese, Tedesco, Portoghese, Cinese, Arabo e Italiano per stranieri. Si è avuta cura di tenere corsi con numero molto limitato di allievi. Attraverso la nostra struttura 35 persone hanno seguito inoltre, per tre settimane, un soggiorno linguistico in Irlanda. Dall'Estate in poi, grazie a nuovi spazi ottenuti dal Comune, abbiamo realizzato, con un notevole successo, tre corsi sulle tecniche di realizzazione e restauro degli affreschi con metodologie medievali. E' stato inoltre tenuto un corso di calligrafia. Abbiamo partecipato dal 22 Maggio all'8 Giugno a Bucarest, a Suceava e a Sinaia al Congresso Mondiale della FMACU, dove è stato definito il riconoscimento del testo ufficiale da noi preparato per l'operazione "Amici dei Tesori del Mondo" e dove abbiamo proposto ed ottenuto l'iscrizione nella lista dei Tesori del Mondo dell'Oasi di Chenini-Gabès in Tunisia, dell'Abbazia di Konradsburg in Germania e del villaggio medioevale di St. Victor-La-Coste in Francia. Siamo stati dal 30 Giugno al 5 Luglio ad Avignone, a St. Victor-La-Coste e a Montpellier a sviluppare la collaborazione sulla conservazione del patrimonio. Abbiamo partecipato alla mostra Job-Proscuola a Verona, al convegno "Gli scambi giovanili in Europa" a Padova e al convegno bambino e l'informazione a Venezia e Treviso nell'Autunno dello scorso anno. Abbiamo partecipato al Convegno Internazionale sulla cultura degli Urali a Ecaterinburg dall'8 al 15 Dicembre, dove abbiamo presentato, tradotti in russo da un nostro docente, il testo dell'operazione "Amici dei Tesori del Mondo" e il testo del progetto del Consiglio d'Europa "La Città sotto la Città". Abbiamo ottenuto una calorosa accoglienza e un notevolissimo apprezzamento con una trentina di richieste di collaborazione sulla didattica della tutela del patrimonio culturale. Sono continuati, sia pure in forma estremamente ridotta, per la durissima situazione economica in cui ci siamo trovati che ha fatto perdere alla Clac la quasi totale disponibilità dell'intero contributo annuale della Regione Veneto, gli scambi socio-culturali giovanili con l'estero; in particolare, abbiamo ospitato per una decina di giorni un gruppo musicale tedesco per celebrare il decennale delle attività di scambio con la Germania, accompagnando poi il corrispondente gruppo italiano a Bredbeck. E' stato ancora nostro ospite per alcuni mesi un componente della Federazione Zairese dei Club UNESCO, come pure, dalla Primavera in poi, una educatrice canadese, ormai nostra stretta collaboratrice per quanto riguarda le attività con i bambini e i corsi di aggiornamento per insegnanti; inoltre sono stati nostri ospiti, in periodi diversi, tre ungheresi esperantisti, due giovani russi, due francesi, vari italiani e un giovane algerino, della rete dei Giovani ecologisti del Mediterraneo, nostro ospite per gran parte dell'anno, che collabora con noi per l'insegnamento della lingua Araba. Resta sempre molto rilevante e non danneggiato dalla difficile situazione economica l'apporto che le associazioni consociate ed ospiti del Laboratorio Culturale danno in particolar modo alla attività serale con corsi, seminari, conferenze pubbliche, riunioni settimanali, campi di lavoro, attività quasi sempre aperte a tutti gli interessati. Il ripristino e allestimento della sala deputata alle attività a corpo libero (danze popolari, teatro) è in via di completamento ad opera delle consociate La Tresca ed Elcerdoloco. Alla fine dell'anno è stato dato inizio ad una attività di didattica musicale con la costituzione del Coro A.T.M.-UNESCO. Abbiamo visto confermata l'importanza di dare carattere di continuità ai nuovi corsi iniziati in modo da allargare e consolidare il ruolo di punto di riferimento culturale per la nostra città e le pesantissime vicissitudini che abbiamo dovuto affrontare hanno notevolmente allargato l'area di consenso di questo spazio di libera cultura. PREVENTIVO 1996 Padova, 6 Marzo 1996 Le considerazioni di base presentate nel preventivo '95 necessariamente devono essere sottolineate anche per lo sviluppo della nostra attività nel 1996. Dal confronto tra il preventivo '95 e la relazione '96 si evidenzia come una serie di interventi fondamentali non abbiano ancora potuto essere realizzati. Alcuni aspetti fondamentali hanno carattere di novità per le possibilità offerte al Laboratorio Culturale, in particolar modo la collaborazione con il Consiglio d'Europa e l'ICCROM sul progetto "La Città sotto la Città" costituirà un impegno al quale si dovrà far fronte in ogni caso per non vanificare il riconoscimento ottenuto a livello europeo. Un altro impegno non dilazionabile è costituito da tutta una serie di iniziative che dovremo intraprendere nel '96, ivi compresa la partecipazione al convegno mondiale a Parigi nei primi di Novembre, per sostenere e diffondere gli ideali dell'UNESCO nel Cinquantenario della sua fondazione. Si tratta di due impegni a livello internazionale che sposteranno sempre più il campo di attività del Laboratorio Culturale verso un ruolo di confronto nella promozione della attività formativa dei giovani, sia nell'ambito didattico che in quello della sensibilizzazione culturale. Il progetto Consiglio d'Europa-ICCROM si svilupperà oltre i termini del concorso stesso con la creazione di una rete di rapporti internazionali sulla didattica della tutela del patrimonio. I rapporti con l'UNESCO parimenti son destinati a coprire un'area sempre più impegnativa della nostra attività ed entrambe queste direzioni di operazione, se da una parte esprimono un consolidato riconoscimento internazionale ai massimi livelli, richiedono dall'altra una coerenza di sviluppo dell'attività che ci consenta di rispondere adeguatamente alle aspettative. Rimane quindi fondamentale il ruolo ben riconosciuto di punto di riferimento per la libertà della cultura, anche se per questo ruolo si è pagato un prezzo incredibilmente alto. Gli interventi previsti nel '95 nell'area culturale del Mediterraneo confluiranno naturalmente in entrambi questi settori e sarà fondamentale e ormai indilazionabile lo sfruttamento molto più ampio dei mezzi di comunicazione internazionale informatici per semplificare e ridurre al massimo i trasferimenti di informazioni, di esperienze e di know-how che ci sono sempre più richiesti. Col Consiglio d'Europa si cercherà di sviluppare al massimo le possibilità di confronto a vantaggio della classe docente sulla base delle esperienze europee cercando se possibile di realizzare qualche scambio di gruppi di docenti. Per tutto questo contiamo naturalmente su una proficua collaborazione e sostegno da parte della Regione Veneto, come avviene ormai da una dozzina d'anni con l'evidenza dei risultati sinora raggiunti. Pure impegnativo, ma essenziale, sarà il riattamento a scopo didattico dei nuovi spazi a disposizione all'ex macello, per la parte esecutiva del progetto Consiglio d'Europa-ICCROM, come pure per lo stesso progetto, l'utilizzazione della rilevante documentazione da noi recuperata una ventina di anni fa sull'edificio del primo ospedale quattrocentesco di Padova, nel quale si faranno anche degli interventi di archeologia sperimentale in collaborazione con la Provincia di Padova, la Soprintendenza e la Sezione Didattica del Museo Civico. Il Museo Didattico di Storia dell'Informatica comincerà ad operare a livello di lezioni alle classi e di sperimentazione diretta e richiederà quindi delle particolari attenzioni. Per quanto riguarda l'attività di Educazione Ambientale che si tiene nel Parco Didattico, che ricordiamo è il primo sorto in Italia - corsi di aggiornamento per insegnanti, lezioni su vari argomenti per le scuole Elementari e Medie della regione, centri estivi per i bambini - prevediamo un incremento, anche in considerazione del fatto che il Parco è divenuto un punto di riferimento ormai consolidato per un modo di fare scuola che si va fortunatamente via via affermando anche nel nostro paese. Contiamo che le associazioni consociate ed ospiti possano beneficiare dei rapporti internazionali instaurati ed essere agevolate nelle proprie iniziative. Oltre alla normale gestione e all'arricchimento dei fondi delle due biblioteche - "Ambiente e cultura veneta" e "Internazionale per l'Infanzia" - si dovrà provvedere alla creazione di una nuova biblioteca relativa alla cultura scientifica. |